Case green: c’è l’approvazione
Entro il 2030 per gli immobili esistenti classe energetica E entro il 2030 e D entro il 2033
In data 14 marzo il Parlamento europeo ha approvato la revisione della direttiva sull’efficienza energetica in edilizia “case green”, con l’obiettivo di ridurre consumi energetici ed emissioni inquinanti entro il 2033 e di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Il testo approvato prevede che gli edifici a carattere residenziale dovranno raggiungere la classe di prestazione energetica E (come minimo) entro il 2030 e la classe D entro il 2033. Per gli edifici non residenziali e pubblici le stesse classi dovranno avvenire entro il 2027 ed entro il 2030.
Gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche riguarderanno non solo l’isolamento termico o l’ammodernamento degli impianti, ma anche l’installazione di impianti solari, dovranno essere effettuati al momento dell’ingresso di un nuovo inquilino, al momento della vendita o della ristrutturazione dell’edificio. Tutti i nuovi edifici invece dovranno essere ad emissioni zero a partire dal 2028.
I Paesi UE dovranno stabilire le misure necessarie per raggiungere gli obiettivi prefissati nei propri piani di ristrutturazione prevedendo bonus o agevolazioni istruendo e istituendo programmi di informazione su larga scala. Un contributo fondamentale che ha spinto l’approvazione della direttiva “case green” è senza dubbio l’aumento dei costi dell’energia, delle materie prime e delle forti speculazioni in campo energetico. Secondo alcuni l’efficientamento energetico degli edifici consentirà una netta diminuzione dei costi dell’energia ed un’impennata della coscienza green ed ecosostenibile.
Esclusi dagli obblighi green previsti dalla direttiva sono i monumenti, gli edifici di carattere storico e di culto e le seconde case usate per meno di quattro mesi all’anno. Il prossimo passo prevede negoziati con i governi UE per determinare la forma definitiva della normativa ed in linea con le proprie linee nazionali.